Sangiovese

Il vitigno Sangiovese

Il Sangiovese vanta origini molto antiche: tale vitigno risulta conosciuto dal 1500, ma la sua provenienza è ancora più remota e molto probabilmente la sua storia comincia nei territori etruschi (in particolare nella zona a nord del Tevere e a sud dell’Arno). Il Sangiovese si è così poi diffuso oltre l’Appenino, fino a raggiungere le colline dell’attuale regione Emilia-Romagna. Il vitigno Sangiovese è ufficialmente presente nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1970 e al giorno d’oggi è coltivato su tutto lo stivale, estendendosi fino ai territori del Molise e della Campania. Il Sangiovese rapprsenta, quindi, il vitigno a bacca nera più coltivato in Italia, con una superficie vitata pari all’11% di quella totale nazionale (circa 71600 ettari). L’origine del nome Sangiovese è tuttora incerta. Alcuni studi sostengono che derivi da “sangiovannese”, in riferimento a San Giovanni Valdarno, mentre altri ancora sostengono che prenda il nome da “sanguegiovese”, nel senso di “sangue di Giove”, in riferimento al Monte Giove, nei pressi di Santarcangelo di Romagna. Grazie alla sua enorme diffusione, il termine Sangiovese definisce oggi un gran numero di varietà, nelle quali il vitigno si è differenziato nel corso dei secoli grazie soprattutto alla sua particolare adattabilità a diversi tipi di territorio. Fuori dai confini italiani, il vitigno Sangiovese è coltivato in Corsica, dove è conosciuto con il nome di “Nielluccio”, e in modeste quantità è presente anche in California (Napa Valley, Sonoma e Sierra Foothills), in Argentina (Mendoza) e in Australia.

I vini prodotti con uve Sangiovese

Le uve prodotte dal vitigno Sangiovese rientrano nella composizione di moltissimi vini, tra i quali spiccano i pregiati vini rossi Chianti, Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano e molti altri ancora. La capillare diffusione del vitigno Sangiovese sulla maggior parte del territorio nazionale rende difficile fornire una descrizione assoluta ed esaustiva del vino che da esso si ricava, difatti le uve Sangiovese sono presenti sia nei vini rossi più economici che nei nettari più pregiati come appunto il Morellino di Scansano o il Brunello di Montalcino. Le uve Sangiovese hanno una maturazione tardiva e si adattano con ottimi risultati ai diversi tipi di suoli. In genere, il vitigno Sangiovese predilige terreni ricchi di sedimenti calcarei, dai quali trae le sue migliori qualità. Il vino che si ottiene dal vitigno Sangiovese si presenta con un colore rosso rubino, mentre al palato risulta caldo, fruttato e tannico. Generalmente i vini prodotti con uve Sangiovese in purezza rilevano un livello di acidità piuttosto elevato e un alto contenuto di tannini, motivo per cui in alcuni casi spesso è utilizzato in assemblaggio con altri tipi di uve. Le uve Sangiovese figurano in numerose denominazioni DOCG, DOC e IGP, nella regione Campania sono presenti soprattutto in vini DOC (Castel San Lorenzo DOC, Cilento DOC, Sannio DOC) e IGP (Benevento IGP, Campania IGP, Dugenta IGP e altre ancora).

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