Il vitigno Roviello Bianco: tradizione, eccellenza e unicità del territorio campano
Il Roviello Bianco, detto anche Grecomusc’, è uno dei vitigni autocnoni a bacca bianca più rari e affascinanti della Campania. La sua storia affonda le radici nella viticoltura antica dell’Irpinia: documentato già nel XIX secolo come “Roviello” o “Rovello”, è stato recuperato solo di recente grazie al lavoro di piccoli produttori e studiosi del territorio, che ne hanno rilanciato il valore tra i migliori vini irpini da uve bianche.
Il nome “Grecomusc’” – che significa “greco floscio” – deriva dalla particolare conformazione del grappolo, che a maturazione tende a rilassarsi per la predominanza della buccia sulla polpa. Questa caratteristica, unita alla bassa resa in vino e alla delicatezza in fase di coltivazione, ha portato il vitigno quasi all’estinzione. Originario della zona compresa tra i comuni di Taurasi e Bonito, in provincia di Avellino, oggi è coltivato su poco più di 4 ettari complessivi, con un centro di conservazione e valorizzazione situato proprio nel comune di Taurasi.
Ampelograficamente, si distingue per foglie medie, grappoli piramidali e acini di dimensione medio-piccola con buccia giallo-ambrata. I ceppi più antichi sono spesso a piede franco, elemento che ne accresce il valore agronomico e storico. Questo vitigno matura nella seconda metà di settembre e mostra un’eccellente resistenza alla siccità e alle principali malattie della vite.
I vini da Roviello Bianco
La vinificazione del Roviello Bianco dà origine a vini bianchi di grande personalità e potenziale evolutivo, caratterizzati da un profilo organolettico unico nel panorama enologico campano. Il colore è giallo paglierino con riflessi dorati, il bouquet olfattivo si apre su note minerali ed erbacee, con richiami a fiori di campo, agrumi e spezie leggere. Il sorso è secco, sapido, strutturato e persistente, sostenuto da un’acidità naturale elevata e da un tenore alcolico potenziale che può facilmente superare i 13 gradi. La lunga evoluzione sui lieviti fini consente a questi vini di sviluppare complessità e longevità, rivelando nel tempo nuance di mandorla, pietra focaia e miele d’acacia.
Il vino Grecomusc, o vino Roviello Bianco, è oggi prodotto quasi esclusivamente con la denominazione Campania Bianco IGT. Le poche aziende che lo vinificano sono concentrate nel comune di Taurasi e rappresentano un esempio virtuoso di recupero e tutela del patrimonio viticolo locale. Il risultato è un raro esempio di vino bianco irpino in grado di esprimere autenticità, finezza e profondità.
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Campania Bianco IGT “Aciniell’” – Fratelli Addimanda
Il prezzo originale era: €30,00.€25,00Il prezzo attuale è: €25,00.Il Campania Bianco IGT “Aciniell’” di Fratelli Addimanda è un bianco raro, identitario e affascinante, ottenuto da Roviello Bianco in purezza – varietà autoctona irpina meglio conosciuta con il nome dialettale di Grecomusc. Il nome “Aciniell’” deriva proprio dalla caratteristica dell’acino piccolo e spargolo di questa varietà, che, a maturazione, tende a imbrunire e ad appassire leggermente. Un vitigno antico, quasi estinto, recuperato e valorizzato grazie alla presenza in azienda di ceppi secolari franchi di piede, oggi replicati con assoluta purezza varietale attraverso selezione da patriarca.
Alla vista si presenta con un giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Il naso è intenso, persistente e minerale, con richiami di frutta gialla, erbe officinali, fieno e mandorla fresca, influenzati dalla natura dei suoli argilloso-calcarei e franco-limosi. Al palato è secco, pieno e caldo, con una spalla acida ben definita, ottima sapidità e una persistenza lunga e coerente. Un vino che riesce a sorprendere per profondità e precisione, mantenendo uno stile autentico e fuori dal comune.
